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Sona

Sona si trova a metà strada tra Verona e il lago di Garda. La spettacolare posizione sulle colline moreniche permette di godere di scorci panoramici sui monti della Lessinia, sulla catena del monte Baldo, sul gruppo del Carega e sulle Prealpi bresciane.

Reperti preistorici risalenti all’Età del Bronzo e rinvenuti sul Monte Corno testimoniano l’antichità dell’insediamento umano in questo luogo: oggetti in bronzo, strumenti di selce, alcune ceramiche, armi ed una palafitta sono oggi conservati al Museo Paleontologico Fedrigo.

In Epoca Romana la collina viene fortificata per il controllo della via Gallica. Decaduto l’Impero Romano, Sona diviene dominio dei Longobardi, quindi, nel secolo XIV, passa sotto la protezione della Signoria Scaligera; durante il Risorgimento il territorio è più volte teatro di scontri fra l’esercito austriaco e quello sabaudo.

Nel territorio sono numerose le ville venete con parchi rigogliosi, corti rurali tipiche dell’economia agricola, oltre a cappelle e piccoli luoghi di culto.

Grazie all’estensione ed allo sviluppo dell’irrigazione all’inizio del XX secolo, Sona è diventata un’importante area agricola: la collina è stata coltivata a vite ed olivo, mentre la zona pianeggiante nella frazione di Lugagnano è stata coltivata a pesco.

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